Un copione già scritto che solo una nuova proprietà può cambiare?
L’Alessandria ha rimandato per la quarta volta consecutiva – e purtroppo questo è un record negativo in serie C – l’appuntamento con i primi punti in campionato nel posticipo di lunedì scorso con la Reggiana. Ai grigi non sono state sufficienti le alchimie tattiche messe in pratica da mister Rebuffi che, per la prima volta in stagione, ha inizialmente schierato la difesa ed il centrocampo a quattro. A dire il vero anche con onesti risultati.
Purtroppo il copione era già scritto e, nonostante i sussulti d’orgoglio manifestati dai virgulti grigi nella parte iniziale della seconda frazione di gioco, è stato rispettato. Quasi una fotocopia delle precedenti esibizioni nelle quali gli avversari attendono con pazienza l’occasione per passare in vantaggio e, inevitabilmente, la trovano. L’unica eccezione da considerare finora è la trasferta di Imola, un match totalmente atipico, al cospetto di un antagonista che – così restando le cose – continuiamo a ritenere alla portata dei grigi in ottica di classifica finale.
Il copione di cui sopra prevede, una volta passata in svantaggio, la generosa reazione dell'Alessandria che generosamente tenta di dare un senso alla propria gara ma, altrettanto inevitabilmente, sul finire dell’incontro vede gli avversari allungare in maniera inesorabile.
Tra l’altro, proprio tornando al posticipo di lunedì sera, ci spiace dover riflettere sul fatto che se i grigi fossero meritatamente riusciti a pareggiare probabilmente la Reggiana avrebbe nuovamente potuto cambiare marcia reindirizzando l’incontro sui propri binari. Ma questo è un altro discorso.
Riconosciamo in pieno che i ragazzi i quali scendono in campo in maglia grigia, ed ovviamente anche il loro giovane allenatore, non si risparmiano da alcun punto di vista. Lavorano e si allenano con impegno ed intensità, dannandosi l’anima per non arrendersi davanti a difficoltà che spesso si rivelano ben più grandi di loro.
Ma se il responso del campo, che rimane insindacabile, è sempre lo stesso allora le preoccupazioni devono crescere in maniera proporzionale a tutto questo.
Paradossalmente pensiamo sia un addirittura un bene che il calendario, per quanto spietato, abbia inizialmente previsto di mettere uno dopo l’altro al cospetto dei grigi avversari che sembrano e forse sono fuori portata. Arriveranno, sperando non sia troppo tardi per la classifica, confronti più abbordabili. I severissimi test delle prime giornate che – elemento da non trascurare – non stanno portando punti dovranno servire proprio per preparare a quegli impegni. Basta questo per comprendere che elencare gli infiniti problemi che attualmente attanagliano l’Alessandria Calcio a tutti i livelli è uno scontato quanto inutile esercizio.
L’unica opzione davvero degna di nota, giunti a questo punto che definiamo di non ritorno, sarebbe la cessione del sodalizio grigio, Un’ipotesi che aleggia e che si fa man mano più concreta. Del resto l’unica alternativa a disposizione, ossia quella che stiamo vivendo, pare delineare un futuro a tinte via via sempre più fosche…